Contattaci

Il tuo carrello è vuoto

Riepilogo

Prodotti: 0
Totale prodotti: € 0,00

A TU PER TU CON L'ALPINISTA CHARLES DUBOULOZ

DOVE SEI CRESCIUTO E DOVE SEI DIVENTATO UN ALPINISTA?

Sono di Annecy, e vivo ancora là. Per chi non la conoscesse è “la Venezia delle Alpi”: una bella cittadina delle alpi francesi, che si affaccia su un famoso lago alpino che attira turisti da tutto il mondo. A me piace moltissimo perché ci sono svariate falesie per arrampicare, il lago, panorami sono incredibili. In un'ora appena sei a Chamonix, per un alpinista è semplicemente il paradiso!

 

COSA TI PIACE FARE IN MONTAGNA? SEMBRI UN ALPINISTA ECLETTICO E POLIVALENTE.

Ho iniziato a frequentare la montagna grazie allo scialpinismo ed alla corsa. Il mio obbiettivo, quando ero più giovane, era quello di raggiungere la cima delle montagne il più velocemente possibile. Un po' alla volta ho iniziato ad appassionarmi all'alpinismo e ad apprezzare le linee tecniche. È stato un percorso molto naturale, perché arrampicare mi è sempre piaciuto, si è trattato di portare quella passione sulle montagne più alte, scegliendo vie sempre più difficili.
 

COME ALPINISTA TI SPINGI NEL CONFRONTO CON I TUOI LIMITI, CON IL CONCETTO DI ESTREMO. SEI ANCHE UNA GUIDA ALPINA, CHE ACCOMPAGNA IN SICUREZZA I SUOI CLIENTI. COME COMBINI QUESTI DUE ASPETTI DELL'ANDARE IN MONTAGNA?

Il mestiere di Guida Alpina è perfetto perché mi permette di passare più tempo possibile in montagna, scoprire posti nei quali non sono mai stato e conoscere nuove persone con le quali condividere la passione per la montagna. Amo il mio lavoro. Ammetto però che da quando faccio l'alpinista professionista lavoro un po' meno come guida e dedico più tempo all'allenamento.


IL TUO ALPINISMO È FATTO DI AVVENTURE IN SOLITARIA, MA ANCHE DI IMPRESE CONDIVISE CON FORTI COMPAGNI DI CORDATA. TI SENTI PARTE DI UNA COMUNITÀ?

In giro per le Alpi ci sono alpinisti (francesi e non) molto forti, e sono contento di far parte di questa generazione. Per me è molto stimolante, mi sento motivato a tirare fuori il meglio di me stesso. Quando vedo qualcuno che spinge i suoi limiti, o quello che fanno i miei amici, come Benjamin Vedrines, François Cazzanelli o Symon Welfringer, voglio farlo anche io. Penso che quello che ci accomuna è una mentalità aperta ed in generale positiva ed entusiasta. Mi capita spesso di scalare con gli stessi compagni di cordata, perché magari vivono più vicino a me. Quando però ci sono in ballo grandi progetti è sempre una bella occasione per trovare nuovi compagni di avventura e mettere insieme competenze diverse!
 

TI PIACE DI PIÙ SPINGERTI AL MASSIMO DELLA DIFFICOLTÀ O DELLA VELOCITÀ?

Direi...entrambi! Anche se dipende da ogni singolo progetto. E comunque, anche quando scalo su terreno impegnativo, cerco sempre di andare più veloce possibile.

 

NON È FACILE COMBINARE L'ESPLOSIVITÀ E LA POTENZA DELL'ARRAMPICATA SPORTIVA E LA RESISTENZA NECESSARIA PER LE VIE ALPINISTICHE. QUAL È IL TUO EQUILIBRIO?

Cerco di scalare con una certa regolarità, penso che la costanza sia la chiave per il successo. Mi piacciono molto gli sport di resistenza, che pratico da quando ero bambino. Tutt'oggi mi alleno con la bici o con le scarpe da corsa. Per essere efficienti sulle grandi pareti serve un buon mix di arrampicata su gradi elevati e resistenza aerobica. Non è sempre facile essere al top cambiando attività di frequente, ma è proprio questo il bello dell'alpinismo, serve un po' di tutto!
 

A CHE PUNTO TI SENTI DELLA TUA “CARRIERA”?

Sono ancora molto motivato. Quando riesco in qualcosa di grande e per il quale mi sono preparato per lungo tempo, una parte di me registra l'esperienza vissuta come un apice. La cima della montagna, il punto culminante di un crescendo di sforzo ed emozione dal quale non si può far altro che scendere. Eppure, dopo un po' di tempo, arriva un'altra idea, un altro sogno. È come se mi svegliassi di nuovo, ancora una volta pronto a dare il 100% di me stesso, semplicemente perché è il mio modo di vivere la vita! Mi rendo conto che oltre a tutti gli allenamenti, il tempo investito e la preparazione mentale, anche la fortuna gioca la sua parte. Altri alpinisti non sono stati così fortunati.
 

DOVE TI VEDREMO NEI PROSSIMI MESI?

Questa primavera vorrei andare in Turchia a scalare sul monte Dedegol. Ci sono molte vie che mi incuriosiscono. Magari riusciremo anche ad aprire una via nuova, chissà! Forse poi questa estate andrò in Pakistan con il mio amico Clovis Paulin.



ALLENAMENTI, MONTAGNE, PROGETTI ALPINISTICI, SPESSO TI DIRANNO CHE SEI FORTUNATO A FARE QUELLO CHE TI PIACE, AD AVERE UNA QUOTIDIANITÀ FATTA DI PASSIONE E SOGNI DA INSEGUIRE. C'È ANCHE QUALCOSA CHE NON TI PIACE DELLA VITA CHE HAI SCELTO?

Non mi piace essere sempre immerso in discorsi, argomenti e attività di montagna. Il mio equilibrio è fatto di allenamenti duri e grandi progetti in testa. Però, oltre a tutto ciò, è per me importante cercare di scollegarmi da questo mondo il più possibile. È uno dei motivi per I quali ho scelto di vivere ad Annecy, appena fuori dalle montagne: molti amici non scalano e mi piace passare del tempo insieme parlando d'altro o condividendo diversi aspetti della vita. E poi c'è il grande rovescio della medaglia, che chi frequenta la montagna conosce bene: alcuni amici, lassù, se ne andranno per sempre. È una cosa che accetto, ma che mi rende comunque molto triste...

HAI PROPRIO RAGIONE. QUINDI LA TUA VITA NON È FATTA SOLO DI MONTAGNE ED ARRAMPICATA?

Assolutamente no, ho anche una famiglia! Mia figlia ha quattro anni, la porto spesso per i boschi e le cime attorno a casa, passiamo dei bei momenti spensierati. Mi piace anche passare del tempo di qualità con gli amici: non per forza arrampicando, ma magari bevendoci un caffè, facendo parapendio o, perché no, organizzando una bella festa!

Share
{CATEGORY}
{COUNTRY}

{NAME}

Scopri di più

{BIO}

{CATEGORY}
{COUNTRY}

{NAME}

Scopri di più

{POST_TITLE}

Scopri storia
{BOLD_INTRO_MOBILE}
{VERTICAL_TITLE_1}
{BOLD_INTRO}
{SIDE_INTRO}
{EXTRA_CONTENT_1}
{VERTICAL_TITLE_2}
Quotation_SX {CITAZIONE} Quotation_DX
{EXTRA_CONTENT_2}