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ENRICO VERONESE: L'OCCHIO DEL FOTOGRAFO, LA MANO DELLA GUIDA.

Come hai iniziato ad andare in montagna?
"Quando ero piccolo facevo solamente semplici camminate. Mi sono avvicinato all'ambiente montano grazie a mamma e papà, che alla domenica mi portavano alla scoperta delle nostre amate Dolomiti. È stato amore a prima vista, sono rimasto subito affascinato dalla bellezza di queste montagne così verticali e variopinte, semplicemente affascinanti. A 13 anni sono stato per la prima volta sul Monte Rosa. L'obbiettivo era la Capanna Regina Margherita, ma quella volta non siamo riusciti ad arrivare in cima. Era comunque sbocciato definitivamente un amore totale per la montagna. Qualche anno dopo, per caso, trovai in cantina dei moschettoni e dei rinvii che mio papà aveva utilizzato per chissà quale corso: incuriosito sono andato a vedere su un vecchio libro a cosa potessero servire. Ho scoperto l'esistenza dell'arrampicata sportiva e mi ci sono gettato a capofitto. Poi si è trattato solamente di trovare il giusto equilibrio tra arrampicata e montagna, e infine prepararsi alle selezioni per il corso guide."
 
Nel mentre hai avuto anche tempo di prendere in mano una macchina fotografica e capirci qualcosa... 
"La passione per la fotografia è nata un po' per caso. Non sono mai stato un amante della tecnologia, utilizzare strumenti elettronici mi è sempre sembrato una perdita di tempo. Con i vecchi amici, così per gioco, ho iniziato a fare filmati ed immortalare i nostri momenti di svago, fino ad impratichirmi ed appassionarmi alla macchina fotografica.
Ho provato fin da subito a portare la passione per la fotografia e per i video in montagna. Ero particolarmente affascinato dalla luce, perché tutto quello che filtro con la lente della mia camera è reso visibile semplicemente dalla luce. Quello che cerco di fare, o meglio cercavo, perché ora il tempo si è ridotto, è fotografare le montagne nelle condizioni di luce più fugaci, fredde e difficili, ma forse più belle ed emozionanti: alba e tramonto.
 


Fotografo e guida. Due vestiti diversi da indossare nello stesso ambiente. Devi spesso scegliere chi essere, oppure sono due cose compatibili?
"Per ora non ho trovato difficoltà, sono due passioni che calzano molto bene. Ogni tanto noto che un cliente sceglie di venire con me anche per vedersi immortalato nella sua impresa. In quel momento, mentre metto a fuoco e scatto, vedo che il mio sogno si è realizzato: sono una guida fotografo."
 
Quindi scatti solamente foto di montagna?
"Mi piace moltissimo scattare foto al di fuori della montagna. Sono innamorato del mare, anzi soprattutto dell'oceano: lo guardo e osservo l'infinito, l'eternità. Quando vedo il sole che si nasconde e tramonta dietro l'orizzonte, provo qualcosa di indescrivibile.
Mi piace moltissimo anche scattare foto di azione, soprattutto nel mondo dell'arrampicata. Ho l'occasione di vedere da vicino, ma allo stesso tempo da fuori, lo sforzo che sta compiendo l'atleta impegnato nella salita.
 


Qual è la foto più bella che hai scattato, o che vorresti scattare?
"La foto più bella...credo di doverla ancora scattare! Sarà l'ultima che scatterò probabilmente, perché quando mi sentirò pienamente soddisfatto di un frame forse sarà il momento di smettere con la fotografia. Per ora ho tante foto alle quali sono molto affezionato, mi piacciono e soprattutto ci lego dei ricordi bellissimi. La foto perfetta però non l'ho ancora fatta e credo non esista.
Non penso nemmeno a delle foto precise che vorrei scattare, creerei soltanto un'immagine nella mia testa e dell'aspettativa inutile. Significherebbe averla già visto da qualche parte, sarebbe solamente una copia, non una mia creazione. L'arte della fotografia mi ha insegnato a non ricercare uno scatto preciso, quelle volte che ci ho provato sono sempre rimasto deluso. Per me la cosa importante è farmi trasportare e lasciarmi stupire da ciò che riesco a vedere con gli occhi. Spesso le foto più belle sono quelle che pensavo di dover cancellare dalla scheda SD."
 
Cosa vedi nel tuo futuro?
"Il mio futuro? Lo vedo simile al presente che sto vivendo, solo con qualche ruga in più sul viso."
 
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