Contattaci

Il tuo carrello è vuoto

Riepilogo

Prodotti: 0
Totale prodotti: € 0,00

GIORGIA, L’ARCHEOLOGA DELLE VIE DIMENTICATE

A proposito, sei appena tornata dalla preparazione con la nazionale. Come è andata?
“Siamo tutti molto concentrati, io mi alleno spesso in Marmolada, ho la fortuna di avere la neve a dieci minuti da casa. La stagione non era iniziata benissimo, mi ero infortunata al gomito prima dell’inizio dell’estate. Speriamo che si possa disputare la stagione, io darò il meglio: i miei obiettivi sono la coppa del mondo e qualche gara classica. Anche se vorrei anche tornare a gareggiare nella Pierramenta, l’ho sempre corsa da junior. È una gara stupenda, c’è un’atmosfera e un pubblico senza eguali: quattro giorni, diecimila metri da scalare. Cosa puoi volere di più dalla vita?”


​​​​​​​
Forse trovare una via inesplorata e tentare di ripeterla con il fidanzato?
“In effetti, mi sto sempre più dedicando ad avventure che impongano uno studio prima. Amo cercare le vie dimenticate, quelle di cui non si parla on line, che si possono scoprire solo aiutandosi coi gestori dei rifugi o con le recensioni scritte dalle guide alpine di un tempo. Il mio fidanzato Federico Dell’Antone condivide con me questa passione. Questa estate siamo stati i primi a ripetere la salita del Fungo d’Ombretta, quella realizzata per la prima volta da Bepi De Francesch e Francesco Innerkofler nel luglio del 1956”.

Come è andata?
“Ci abbiamo lavorato tanto, ma il primo tentativo è andato a vuoto. Credevamo di trovare i chiodi infilati negli anni Cinquanta, erano i primi “a pressione”: più corti degli altri, venivano piazzati forando la roccia con un perforatore. Beh, Federico è caduto nel vuoto, uno si è staccato. Ci è toccato tornare, ma questa volta adeguatamente attrezzati: abbiamo messo tre split nuovi per proteggere la scalata e ci siamo riusciti. È stata dura, ma è stato meraviglioso trovare sulla cima quella boccetta di vetro con matita che i due apritori della via avevano lasciato lì 66 anni fa”.



Spostando l’attenzione sulla corsa in montagna, che obiettivi ti dai per la prossima stagione?
“Vorrei continuare a seguire il circuito della FiSky, la federazione che riunisce gli atleti dello skyrunning. Mi sono sempre qualificata per i mondiali giovanili e nel 2017 ho persino vinto il vertical di categoria. Rimanere su questi livelli è il mio desiderio, poi ci aggiungerò anche qualche altra gara. Adoro ad esempio il Vertical di Crepa Neigra 2019, tappa del circuito che si corre sulle montagne di casa mia. Tra i monti mi sento al mio posto, mi sento a casa. E correre di fronte alla mia famiglia è una delle sensazioni più belle che si possano provare”.

Credits: Mauro Pigozzo
Photo credits: Federico dell'Antone, Lorenzo Morandini, Davide Ferrari, Maurizio Torri
Share
{CATEGORY}
{COUNTRY}

{NAME}

Scopri di più

{BIO}

{CATEGORY}
{COUNTRY}

{NAME}

Scopri di più

{POST_TITLE}

Scopri storia
{BOLD_INTRO_MOBILE}
{VERTICAL_TITLE_1}
{BOLD_INTRO}
{SIDE_INTRO}
{EXTRA_CONTENT_1}
{VERTICAL_TITLE_2}
Quotation_SX {CITAZIONE} Quotation_DX
{EXTRA_CONTENT_2}