"Visti i venti previsti per i prossimi giorni sulla montagna, ci siamo messi comodi qua al campo base. Siamo acclimatati e stiamo benone. Abbiamo passato delle belle giornate, con albe spettacolari, ma i venti invernali, che aumentano man mano che saliamo, rendono l'aria gelida e pungente. Ora è il momento di essere pazienti ed aspettare una buona finestra: abbiamo solo bisogno di 3 giorni di meteo clemente...
Intanto quaggiù ci viziamo un po' mangiando Dhal Bhat (riso e lenticchie, un piatto tipico nepalese). Poi ai campi alti avremo solo barrette energetiche e cibo liofilizzato, e già così lo zaino pesa oltre 30kg!"
Come sono le condizioni al momento?
"Direi tipiche condizioni invernali, neve abbondante e inconsistente. Per aprire il sentiero verso il campo base sprofondavamo dentro un metro di neve soffice. In parete, verso C1 e più in alto, c'è molta neve fresca che appoggia sullo strato duro di ghiaccio sottostante. Una perfetta combinazione per il pericolo valanghe. Col fatto che è inverno poi, le condizioni ci costringono a cambiare spesso ed in maniera efficiente i mezzi di progressione: scarpe, scarponi, sci, ramponi: a differenza delle altre stagioni, è un continuo cambio di assetto ed attrezzatura!
La nostra priorità è quella di muoverci in sicurezza, guardiamo le previsioni meteo e decidiamo giorno per giorno il da farsi. Grazie per il supporto e per averci scritto, ci sentiamo presto!"
Poi arriva all'improvviso la notizia di fine della spedizione. Dopo mille ragionamenti Tenji e Vinayak hanno dovuto fare i conti con la realtà: quest'anno il Manaslu è più difficile del solito, più difficile del previsto. Si potrebbe aumentare i margini di sicurezza utilizzando una strategia diversa, allestendo dei campi avanzati in quota e muovendosi più lentamente.
Per le due guide nepalesi però, muoversi in montagna secondo le regole da loro scelte è più importante che arrivare in vetta ad ogni costo: mettere da parte la leggerezza e la velocità dello stile alpino sarebbe come venire meno al loro sogno. La rinuncia è una bella lezione di coerenza con sé stessi e lealtà verso la montagna. Stay safe e no place too far!
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