E per far delle foto diverse, in un posto sconosciuto, chissà fin dove bisogna andare. Poi è arrivato il Covid e tutto si è fermato; niente più viaggi. Solo dodici mesi fa venire in Sardegna sarebbe stata una gita della domenica, oggi è un’emozione. Il primo viaggio dopo il Covid. Mentre questi pensieri mi attraversano la mente arriviamo alle prime formazioni rocciose.
l paesaggio è surreale. Incredibile pensare che tutto questo sia opera del vento e della salsedine, che per millenni hanno scolpito torri e castelli affacciati sul mare. Non penso ci siano molti luoghi simili al mondo. Siamo a Capo Testa, estremo Nord della Sardegna. Al di là dello stretto si intravede la Corsica con le sue montagne innevate. Mi guardo intorno e capisco che non occorre andare poi così lontano; il paradiso è già intorno a noi.
Le guglie arrotondate che mi circondano offrono infinite possibilità sia per l’arrampicata che per la fotografia, e questo è solo uno dei tanti luoghi simili che si trovano su quest’isola. Non è questione di andare più lontano, ma di guardare meglio. Capo Pecora, Capo Caccia, Jurassic Park, Pedra Longa, Punta Giradili, Masua…la lista potrebbe continuare ancora e ancora. Se dovessi stilare una top ten dei luoghi più belli in cui ho arrampicato, credo che sarebbero quasi tutti in terra sarda. Il sole si abbassa sull’orizzonte, è ora di scattare.
Tazio e Veronica attaccano un tiro, io trovo l’angolazione giusta e aspetto il momento migliore. L’arancio del granito contrasta con il blu del Mediterraneo; in fondo, la bastionata bianca di Bonifacio. È il nostro primo viaggio dopo il Covid, la prima volta in Sardegna nel 2021. Sicuramente non sarà l’ultima.
Credits: Paolo Sartori
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