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La libertà di muoversi senza limiti nella natura è la sua filosofia.
È Daniel Jung, 33 anni, atleta SCARPA altoatesino. Nove intensi anni di gare e successi in mountain bike fino a quando, nel 2014, arriva la scoperta della corsa in montagna. Il trail running lo conquista, una passione, un vero e proprio amore.
Negli ultimi tre anni ha totalizzato un successo dopo l’altro come la Vibram Hong Kong 100 ultra marathon (2° posizione), la Madeira Island Ultra Trail (6° posizione), la Transvulcania Ultramarathon (5° posizione) e molte altre.
Daniel, corri da pochi anni e sei già diventato uno degli ultra trailer più forti del mondo. Cosa ti ha spinto a intraprendere questa disciplina? Con il passare degli anni la voglia di andare in mountain-bike era calata. Un giorno per caso ho indossato il mio primo paio di scarpe da trail: è stato amore a prima vista! Amo questo sport e sono molto contento di riuscire a portare a casa tanti successi e buoni risultati. Con tanta passione gli allenamenti e i sacrifici sono molto più facili e cerco di godermi ogni momento.
Dalle marathon alle ultra, ti piacciono le gare lunghe. Come mai questa scelta e non gare più veloci?
La scelta è caduta sulle ultra perché volendo capire quali fossero i miei limiti mi sono accorto che più lunga è una gara, meglio riesco ad esprimermi e a tenere testa ai migliori. Inoltre più è lunga una gara più panorami e paesaggi si possono assaporare. Essendo un trailer abbastanza pesante e muscoloso ho tante riserve e quindi forse sono più adatto a gare lunghe.
Hai già corso alcune delle gare più belle e famose in diverse località, quale ti è piaciuta di più e quale invece vorresti correre prossimamente? Ritengo la Südtirol Ultraskyrace sicuramente una delle più dure, le più belle finora forse sono state Madeira Ultratrail e la Transvulcania. I paesaggi e l’atmosfera sono spettacolari! Ci sono sicuramente tante altre gare sulla mia “ToDoList” nei prossimi anni, esistono un’infinità di gare bellissime sparse in giro per il mondo.
In molti si stanno avvicinando a questa disciplina e molti faticano sulle lunghe distanze, tu come ti alleni? Mi alleno secondo voglia, tempo e piacere, non seguo una tabella e non ho un allenatore. Se ho tempo e mi sento particolarmente in forma faccio allenamenti lunghi altrimenti corti e molto spinti. La mia regola è allenare di tutto un po’ e stare molto attenti a recuperare tra un allenamento e l’altro. Cerco di non allenarmi il giusto, non troppo e in cambio fare tanta qualità.
Cosa si mette nello zaino prima di una ultra? Di solito nelle ultra ci si deve attenere al materiale obbligatorio richiesto dall´organizzazione. Si dovrebbe avere sempre con sé qualcosa da mangiare, bere, cellulare, soldi, giacca adatta alla stagione, coperta di sopravvivenza, kit pronto soccorso, frontale d’emergenza e un orologio GPS con il GPX precaricato (anche sul telefono).
Data la distanza molte gare tendono a partire all’alba o addirittura prima. È dura correre al buio seguendo il fascio della tua frontale? Io amo correre di notte e non ho alcun tipo di problema nel farlo. Per fortuna vedo molto bene e mi posso concentrare su me stesso e sul mio corpo. Di notte di solito apprezzo ancora di più la pace e il silenzio offerto dalla natura.
In gare così lunghe ti capita mai di affrontare momenti di crisi? Certo, le crisi fanno parte del mondo Ultra, però sono fatte per essere superate e questo è molto gratificante quando si riesce, diciamo che un po’ mi diverte anche. Affronto diverse crisi: crisi mentali, crisi di fame o crisi fisica. Di solito con forza di volontà e orgoglio riesco a superarle, a volte in 10 minuti, a volte ci vuole un po’ di più. ;-)
Scarpe scelte per questa stagione?
La mia favorita è sicuramente la SPIN. Io amo questa scarpa e ci ho fatto già diverse ultra, nonostante sia stata pensata per gare corte e Skyrace. Mi sento proprio a mio agio con le Spin. Se la gara diventa troppo lunga e molto tecnica di solito uso la mia arma segreta: la NEUTRON. Con queste due scarpe sono fornito al meglio e posso concentrarmi solo sulle gare. Credo che siano adatte ad affrontare tutte le gare di questo mondo.
Daniel è un atleta che sta attento a tutto, alimentazione compresa, o si concede hamburger, patatine fritte e beve birra? Non sto molto attento al piano alimentare, mangio secondo voglia e piacere. Generalmente cerco di mangiare sano ma non disdegno kebab, pizza o i nostri tipici würstel meranes. Alcol ne bevo poco e raramente, preferisco un buon bicchiere di vino altoatesino e non disdegno qualche bicchiere di birra in ottima compagnia!
Oltre a correre quali sono le tue passioni? Mi piace andare in mountain-bike, praticare skialp e anche un po’ di alpinismo. In questo modo riesco a staccare la spina e godere della natura con gli amici. Tutto ciò mi è utile anche per ricaricare le pile per le mie gare ultra. Mi piace anche viaggiare in paesi remoti del mondo, imparare cose nuove da altre culture e immergermi in paesaggi che ancora non conosco.
Qual è il tuo obiettivo per questa stagione? Il mio obiettivo stagionale è potermi misurare con i corridori elite di tutto il mondo e ottenere ottimi risultati. Spero di poter praticare questo sport per molto tempo, rimanendo sano a livello fisico e potermi divertire tanto.