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Il vasto ambiente alpino, la roccia e l’Hazel Grace.

Giuliano Cameroni ci racconta a caldo le sue sensazioni dal Passo del San Gottardo

"Il Passo del San Gottardo è forse il mio posto preferito, e fare una prima salita così bella e difficile è stato per me un immenso piacere. Ho scalato qui sin da bambino, e col passare degli anni mi sono innamorato del suo vasto ambiente alpino, costellato di roccia. Mio papà Claudio è stato il primo a metterci le mani, e in una decina d'anni è uscita la prima guida, composta principalmente da linee tecniche e di sensazione. È forse per questo motivo che il Gottardo non è mai stato un posto gettonato. Fino a pochi mesi fa ho sempre creduto che c'erano solo una manciata di progetti difficili, ma questa stagione, grazie anche agli insegnamenti di mastro Charles Albert, ho visto che il potenziale in termini di difficoltà è davvero alto. Basta solo avere un po' di immaginazione e di linee possibili se ne scoprono davvero tante. In ogni caso, in mezzo a tutti questi sassi, Hazel Grace è il più spettacolare di tutti. Il primo passo è il più impegnativo, bisogna tenere una micro tacca di destro e riuscire col corpo a incollarsi alla roccia, in modo da fare il movimento nel modo più statico possibile. Una volta tenuta la seconda presa, lo stile d'arrampicata cambia totalmente, trasformandosi in una tecnica compressione."

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