Quel segreto green nascosto negli scarponi da sci alpinismo: nascono dai semi di ricino
Da coltivazioni indiane arriva il materiale bio-plastico che garantisce performance top di gamma. L’intervista a Francois Tanguy di Arkema
Francois Tanguy ha 33 anni ed è ingegnere chimico e european consumer market manager per Arkema, multinazionale specializzata nella produzione di materiali innovativi che vengono usati in particolare nelle scarpe. Ventimila dipendenti, un fatturato da quasi nove miliardi di euro, la presenza in 55 nazioni diverse e l’operatività di 136 impianti di trasformazione.
Sono questi i numeri di un colosso che ha sviluppato la propria identità su un animo green e biosostenibile, che continua a crescere: con un investimento di oltre 300 milioni di euro l’azienda vuole aumentare la produzione dei propri Rilsan®and Pebax® RNew® polimeri del 50%. Ebbene, la tecnologia verde che Arkema ha sviluppato, il Pebax® RNew® elastomeri, è finita ai piedi degli amanti degli scarponi da scialpinismo di SCARPA®.
Tanguy, cosa unisce una multinazionale come la vostra e il calzaturificio SCARPA® di Asolo?
“SCARPA® utilizza ormai i Pebax® elastomeri da venticinque anni. Ma il 2007 è stata una data storica per Arkema, in quell’anno abbiamo lanciato la gamma di materiali Pebax® Rnew®, un polimero eccezionale che nasce dai semi di ricino e che, dopo la lavorazione, diventa un materiale bio-plastico estremamente leggero, resistente e capace di mantenere inalterate le prestazioni anche molti gradi sottozero. Fu allora che SCARPA®, prima azienda al mondo ad utilizzare i materiali Pebax® RNew®, credette nell’utilizzo di questo materiale e lo utilizzò per i propri scarponi da telemark, la tecnica che prevede il tallone libero”.
Oggi gli scarponi da scialpinismo di punta, il “Maestrale” e il “Gea”, portano dentro questo “segreto” green. In termini di riduzione dell’inquinamento, cosa significa?
“Abbiamo stimato con SCARPA® che questa scelta sostenibile significhi un risparmio di energia del 29% rispetto all’equivalente che si sarebbe dovuta usare coi materiali plastici standard, senza dimenticare una riduzione del 32% delle emissioni di anidride carbonica. Per questo SCARPA®, azienda da sempre sensibile all’ambiente, ha deciso di estendere l’uso a quattro modelli da scialpinismo e a sette da telemark”.
Ma facciamo un passo indietro, lungo la filiera che porta ai piedi degli sciatori questo materiale.
Dove nasce l’olio di ricino?
“L'olio di ricino è un olio vegetale non commestibile e non ha un valore reale nella catena alimentare per l'uomo o per gli animali. Si tratta di una pianta molto resistente, cresce in regioni agricole con carenza d'acqua e scarse precipitazioni annuali come il Gujarat in India, dove si trova oltre l'80% della produzione di ricino. In Francia, importiamo l'olio estratto dai semi che vi si raccolgono. Arkema, con tre partner (BASF, azienda chimica leader nel settore; Jayant Agro-Organics Ltd., pioniere in India nella chimica a base di olio di ricino e l'organizzazione internazionale della società civile Solidaridad) ha lanciato il progetto "Pragati" (Hindi per il progresso) per migliorare le condizioni di lavoro, creare consapevolezza per un'agricoltura sostenibile e aumentare le rese grazie a pratiche agricole più efficienti”.
Quindi, cosa accade?
“Arkema lavora quest’olio da dopo la seconda guerra mondiale nei propri stabilimenti per produrre il Polyamide 11, noto col marchio Rilsan®, al cento per cento di origine vegetale. Il Pebax® RNew® materiale si compone anche di questo olio di ricino, usato peraltro anche in altri settori, dalla cosmetica agli inchiostri, passando per la carta e la farmaceutica”.
In cosa si adatta agli scarponi da sci?
“Il nostro slogan è “un mondo estremo ha bisogno di materiali estremi”. E questo bio-materiale ha caratteristiche incredibili: flessibilità prolungata a basse temperature, alta resistenza all’impatto col freddo e un ottimo ritorno di energia. Inoltre è mediamente più leggero del 20% rispetto agli altri prodotti più diffusi. Questi materiali sono perfetti nel mondo sportivo: è in crescita il loro utilizzo nel running, nel calcio e nell'atletica leggera”.
In sintesi, avete creato un materiale bio-sostenibile grazie all’olio naturale, un materiale che batte il petrolio sia sul fronte green che su quello delle performance. Nel futuro, cosa potrebbe accadere?
“I Pebax® RNew® materiali sono totalmente riciclabili. Abbiamo molti progetti, molte idee. Il mondo sta cambiando sempre più velocemente e se vogliamo salvarlo dobbiamo evitare di sprecare risorse, a partire anche dalle piccole cose. Il nostro sogno sarebbe quello di poter riciclare i nostri materiali dal prodotto finito, magari partendo da un progetto con SCARPA®, che diventerebbe pilota a livello mondiale nella tutela dell’ambiente”.