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Il parco naturale Unesco in Bulgaria e il sogno di Kiril: al via la Pirin Ultra Skyrace

In Bulgaria il 22 settembre si corrono le World Series di skyrunning. L’atleta del team SCARPA®: “Sarà una sfida stupenda, ve la racconto”
Il parco naturale di Pirin, in Bulgaria, è un angolo di Europa che guarda l’Asia. L’Unesco protegge queste montagne che ospitano circa 1.500 specie di piante, molte delle quali medicinali. Qui ci sono anche oltre duemila invertebrati e duecento altre specie di animali. Un patrimonio dell’umanità che solo negli ultimi anni si sta scoprendo, anche grazie ai paesini che custodiscono tradizioni arcaiche, come Bansko. Ed è proprio da qui che parte una delle gare più dure e spettacolari della Migu Run Skyrunner World Series: il 22 settembre si corre la Pirin Ultra Skyrace, sessantasei chilometri con 4.400 metri di dislivello che l’elite mondiale del trail running corre in circa otto ore ad evidenziare la complessità del percorso.
Ebbene, grazie alla collaborazione con l’organizzazione, di cui fa parte anche www.xcosports.com, SCARPA® ha deciso di partecipare all’evento. Perché nessun luogo è lontano e, anzi, il Parco nazionale di Pirin è persino vicino: ai nastri di partenza ci sarà un atleta del team, Kiril Nikolov, che oltre ad aver deciso con gli organizzatori il percorso iniziale, si è pure preso l’onore di vincere la prima edizione della gara, nel 2016. “Sono sentieri selvaggi, durissimi da correre, con passaggi in cresta a oltre 2.600 metri davvero entusiasmanti”, spiega il bulgaro, che sarà presente al via e che spera di poter vincere dopo che l’anno scorso non aveva potuto correre la gara di casa per via di un infortunio. “Anche se dovessi scegliere un solo punto, il mio passaggio preferito sarebbe quello poco dopo la partenza, quando si apre la visuale sul lago”.

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Allo start quest’anno sono attesi circa quattrocento atleti, da tutte le parti del mondo. È una delle pochissime gare in Bulgaria che sta crescendo in termini di partecipazione. E il fatto che ci sia anche una 160 chilometri qualificante per la Hard Rock statunitense attira molti skyrunner. La crescita del livello della manifestazione è peraltro chiara. In tre anni la gara è diventata parte della serie World Skyrunning, dopo l'edizione 2018 la Pirin Ultra è stata inclusa nelle World Series fino al 2020. A renderla popolare, anche una sfida più “corta”, sui 38 chilometri, alla quale possono ambire anche gli amatori.
Natali Panova, marketing manager di XCoSports, ha le idee chiare sulla bellezza della gara e sul perché stia crescendo, di anno in anno. “È impressionante vedere il paesaggio sulla cima del Kuklite a 2.686 metri, ci si arriva quasi scalando”, dice. “Per questo l’evento ha un respiro internazionale, si corre in una terra che è patrimonio Unesco dai paesaggi mozzafiato. Il mondo del trail ci osserva: arrivano atleti, oltre che dall’Italia, da Irlanda, Romania, Turchia, Ungheria e persino da Canada e Cina”.
Kiril la conosce, è casa sua. E dopo una buona stagione punta a portare a casa il bottino massimo. “Sarà una sfida davvero interessante”, auspica. “Io preferisco misure più corte, attorno ai 30/35 chilometri, ma adoro il parco di Pirin, che conosco perfettamente, e questo mi darà un piccolo vantaggio. L’importante sarà partire con calma, senza forzare. È una gara da otto ore, è lunghissima e può capitare di tutto. Sarà una sfida stupenda. Vi aspetto tutti”.
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