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Intervista a Gil Pintarelli

Due chiacchiere con il forte atleta trentino di trail running

Gil, stai andando fortissimo. Da quanti anni corri? Come hai iniziato? Corro da sempre, ho cominciato con la non competitiva del paese, “La Masetarola” a circa 6 anni, accompagnato dai miei genitori, son passato a vincere i giochi della gioventù alle elementari, specialità resistenza, finché alle medie, dopo  aver vinto i giochi comprensoriali, l’allora presidente dell’atletica Pergine, mi chiese se avevo voglia di “fare” atletica. Ovviamente dissi di sì….

La corsa ti ha anche portato qualche “acciacco”, vero? Tanti, sempre, troppi acciacchi, tutti diversi, alcuni veramente dolorosi e ostici. Per adesso ho avuto la meglio, in futuro si vedrà…non si finisce mai di lottare…

Quale è la tua distanza preferita e perché? La maratona,  perché è tra storia e leggenda…




Come ti approcci alle gare? Quanti km fai in periodi di carico, dislivello?
In linea di massima mi programmo le gare che ho voglia di fare, di conseguenza, se sto bene e ho tempo, carico, prima o poi la condizione arriva e se ho fortuna proprio nelle gare che pensavo, altrimenti, cambio obbiettivi.

Quale è l’aspetto che ti piace di più della corsa in montagna?
E’ il mio ambiente preferito, più è montagna, più mi piace.

Il tuo posto preferito dove allenarti, correre.
Non sono molto metodico e mi piace cambiare spesso, sono sempre alla ricerca di un posto più bello, da poter correre.

Dopo una gara dura meglio una doccia fredda o una birra ghiacciata?
Per una doccia fredda ci vogliono almeno 30 gradi, mentre per una birra ne bastano una decina ;-)

Se non avessi corso, quale sport avresti fatto?
Ho giocato a hockey su ghiaccio dai sei fino ai quindici anni, se non avessi corso, avrei continuato a giocare a hockey… il mio sport preferito!

Dacci un consiglio per correre un po’ più forte.
Per correre più forte, si deve fare di più e/o fare meglio. A parte tabelle e tabelline che servono a poco se non si è seguiti da un preparatore, l’allenamento migliore è sempre il fartlek in ambiente, ossia variazioni su percorso collinare, in cui si possono intervallare minuti di corsa veloce e minuti di corsa lenta, anche a sensazione.

Preferisci la salita o la discesa?
Sono nato scalatore e morirò scalatore. Anche se senza discesa, farei solo mezza gara!        

Nomina almeno tre sport che non faresti mai
Briscola, biliardo, freccette… sport da bar.

Quale è il mantra segreto che ti ripeti quando sei “cotto?
Quando son cotto continuo a ripetermi: "più in fretta arrivi, prima finisce sta sofferenza, poi basta, non correrò mai più"
… e alla fine invece…



Un aneddoto realmente accaduto durante una gara
La gara più pazza che abbia corso: pronti via! Dopo pochi km il gruppetto di testa, compreso io, sbaglia percorso, ce ne accorgiamo, torniamo indietro e siamo in fondo alla gara. In tre su sette (io, Lantermino, Pierantoni) rimontiamo tutti gli avversari e dopo 15km a tutta, riusciamo a raggiungere il primo. Una volta raggiunto, reagisce e contrattacca, solo io riesco a stargli dietro, ma dopo qualche km devo lasciarlo andare, proseguo col mio passo, e a pochi km dall’arrivo, cominciano a dirmi che sono primo. Ormai cotto da una gara corsa sotto il sole cocente e mezzo disidratato, non ci credo, ma vinco. Arriva secondo Lantermino, mentre quello che non aveva sbagliato all’inizio, arriva con la moto, ritirato, perché quando era riuscito a staccarmi, invece che svoltare a destra sul sentiero, aveva tirato dritto e si era trovato in un’altra valle… Sarà stato destino… Trail del Marchesato 2014, 38km 2200m disl 4h00’42”



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