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Missione Obiettivo Zero: l’alpinismo esplorativo di Hervè Barmasse

La salita del Gasherbrum IV senza lasciare traccia. Il valdostano Barmasse e il tedesco David Göttler sono partiti per il Pakistan con l’obiettivo di non lasciare alcun rifiuto nella scalata della parete Sud Ovest - ancora inviolata - del Gasherbrum IV

Hervé Barmasse, uno dei più forti alpinisti a livello mondiale e da sempre Ambassador del brand SCARPA®  nel mondo, assieme al tedesco David Göttler, guida alpina e video maker, sono partiti ieri per tentare un’impresa nuova e non priva di sfide e criticità: la salita “green” del Gasherbrum IV (7.925 m), tra le più belle e complicate montagne del Karakorum, in completa autonomia, senza corde fisse, ossigeno, né portatore. La missione è stata denominata “Obiettivo Zero”, perché zero è la quantità di rifiuti che saranno abbandonati sulla montagna e zero quindi l’impatto ambientale.

La cosiddetta “Montagna scintillante”, salita solamente quattro volte e ritenuta più ostica del K2, venne scalata esattamente 60 anni fa, il 6 agosto 1958 da Walter Bonatti e Carlo Mauri durante la spedizione italiana capitanata da Riccardo Cassin. Barmasse, che lo scorso anno proprio con Göttler ha concluso in appena 13 ore in puro stile alpino la parete Sud dello Shisha Pangma (8.027 m), ha dichiarato che andranno “sulle tracce di Bonatti, il grande esploratore, utilizzando l’evoluzione dello stile introdotta da Reinhold Messner in alta quota”.

I due protagonisti calcolano di aver bisogno di 7, 23 e 4 giorni rispettivamente per raggiungere la base della montagna, acclimatarsi scalando altre cime e scalare la parete. Fuori dal comune anche la tematica dei materiali: basteranno 12 kg, solo un quinto di quelli necessari per una salita simile in stile himalayano, e 60 metri di corde. L’impegno stimato a livello fisico e mentale in stile alpino è superiore del 70% rispetto a una scalata di stile himalayano.

Un’impresa da seguire attentamente, sia per l’interesse alpinistico in sé, sia per l’intento di non invadere la montagna lasciando tracce normalmente ritenute inevitabili; come Hervé stesso ha dichiarato: «Il come facciamo le cose è più importante della cima che vogliamo raggiungere».

E allora da tutta SCARPA®, in bocca al lupo a Hervé e David!

 

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