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Dopo aver scalato praticamente tutto sulle Alpi, Philipp Brugger è pronto a partire per il Pakistan e ad affrontare la sua prima spedizione. Assieme a lui ci saranno i giovani compagni di cordata di sempre, Martin Sieberer e Simon Messner. Tutti insieme fanno meno di 90 anni in tre.
Philipp è un ragazzo di 27 anni che va veramente forte, fisico da atleta e mente da alpinista. Suoi sono i record di velocità su varie creste delle Alpi, tra cui la famosissima Biancograt al Piz Bernina. Quest’inverno invece ha stupito tutti sciando dove di solito si sale con piccozze e ramponi ben ancorati nel ghiaccio: una discesa estrema sulle montagne di casa (si tratta della via di misto Plan B (600 mt, WI3, M5) sulla parete Nord del Zwölferkogel).
Ora Philipp vuole esplorare le montagne del Karakorum, anche se ha già adocchiato un obiettivo ben preciso: la cresta Sud-Est del Muztagh Tower (7276 mt), mai percorsa da nessuno prima, estremamente logica ed attraente. Si tratta di un grande sogno da inseguire per il giovane austriaco, che può lasciare il segno con una prima salita nel mezzo del ghiacciaio Baltoro, proprio affianco ai colossi di 8000 mt K2 e Broad Peak. Nonostante la vicinanza di queste vette famose, i tre ragazzi avranno solamente un piccolo campo base, lontano dai ben più frequentati campi di Gasherbrum e K2. Con loro solamente un cuoco ed un ufficiale di collegamento, obbligatorio per le spedizioni in quella zona.
Abbiamo chiesto a Philipp di raccontarci i dettagli della sua avventura pakistana: “Per noi c’è solamente uno stile di salita concepibile: lo stile alpino.” Una spedizione leggera, senza portatori d’alta quota e senza ossigeno supplementare. Solo una grande preparazione, tanta fiducia nei compagni di cordata e la voglia di confrontarsi con l’ignoto, con la possibilità di fallire.
“Ho visto la montagna su una foto in rete, e dopo alcune ricerche ho scoperto che la cresta Sud-Est non è ancora mai stata scalata.” Philipp già sogna di essere lassù, e la sua mente immagina come potrebbe essere la salita. “La prima parte della via (dai 5000 ai 6000 mt) si svolgerà su roccia, poi sembra esserci una cresta di neve fino alla vetta della Muztagh Tower. In realtà a quota 6700 mt circa dovremo aggirare un grande pinnacolo, chissà se roccioso o innevato. Dalla foto proprio non si capisce. I pendii finali verso la cima dovrebbero poi essere nuovamente più facili.”
I ragazzi sono pronti e motivati, ora hanno bisogno solo del bel tempo ed un pizzico di fortuna… Noi aspettiamo che ci facciano sognare!