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Gli sloveni Marko Prezelj, Ales Cesen, Luka Lindic hanno aperto una via sulla parete nord, alta 1.350 metri. La ripidità e la durezza del ghiaccio li ha obbligati a scalare il primo giorno fino alle 2 di notte. Il giorno dopo - 30 settembre - hanno raggiunto la vetta alle 17 per poi scendere lungo la via aperta dai polacchi nel 1989.
Come si evnice dallo statuto del Piolets D'Or:
"Il “Piolets d’Or” trae ispirazione dalla storia dell’alpinismo, l’autenticità dello spirito di cordata.
Lo stile deve prevalere sul raggiungimento della meta. Non si tratta più di raggiungere la vetta ad ogni costo, utilizzando espedienti finanziari, tecnici (ossigeno, corde fisse, portatori d’alta quota, prodotti dopanti, ecc.) o mezzi umani importanti (portatori d’alta quota, sherpa).
I “Piolets d’Or” valorizzano l’inventiva nella ricerca di nuovi itinerari, con la massima economia di mezzi, il massimo profitto dell’esperienza, il rispetto dell’uomo e della natura.
I “Piolets d’Or” mirano a fare dell’alpinismo una fonte di ricchezza condivisa e valorizzata a livello mondiale, in grado di riunire attorno a valori morali e a comportamenti esemplari le più nobili ambizioni umane.
I “Piolets d'Or” sono quindi la celebrazione di un alpinismo etico e ricco di emozioni."
E proprio grazie a tutte queste caratteristiche, al modo di arrampicare leggero, efficace, pulito e lo stile etico di questa ascesa che Marko, già vincitore del Piolets d'Or 2007 è stato giudicato come protagonista di una delle più belle ascese del 2014.
Certi che la preparata giuria, composta tra gli altri da Hervè Barmasse abbia riconosciuto il reale valore dell'impresa di Marko e soci, ci uniamo nei complimenti per il valoroso riconoscimento.