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ALPINISTA O ATLETA? LA RISPOSTA DI PHILIPP BRUGGER

Quali erano i vostri obbiettivi? Cosa avete scalato?
"Avevamo preso il permesso per salire una montagna che non abbiamo poi neanche provato: i pericoli oggettivi erano troppo alti. Proprio sopra il campo base, però, c'era un'altra montagna di circa 6600mt, mai scalata prima e senza nome. Siamo riusciti a scalarla per la parete nord, alta 2000mt. I primi 1400 metri di arrampicata sono stati abbastanza semplici, classico terreno da parete nord. Un'arrampicata su neve e ghiaccio fino ad 80°, come una nord dell'Ortles per intenderci. Poi abbiamo raggiunto la parte di ghiacciaio superiore. Lì non eravamo sicuri su dove passare per evitare i crepacci, ed eravamo preoccupati dal rischio valanghe, dato che aveva nevicato praticamente tutti i giorni precedenti. Alla fine il tutto si è rivelato molto meglio delle nostre dubbiose aspettative, e abbiamo trovato una via bella e sicura per salire fino in vetta. Siamo scesi per dove siamo saliti, arrampicando in discesa e calandoci da abalakov creati nel ghiaccio. È stato davvero bello scalare una grande parete del Karakorum in un giorno soltanto, su e giù, come sulle Alpi."



Come avete chiamato quindi la montagna?
"Abbiamo pensato di chiamarla "Shaue Sar" (e l'abbiamo misurata alta 6653 metri). "Shaue" significa nella lingua locale il corno dello stambecco. Il motivo è che abbiamo trovato vicino al campo base moltissime corna! Comunque, oltre alle corna di stambecco abbiamo trovato anche dei bei progetti alpinistici per tornare al campo base il prossimo anno!"
 
Sei un alpinista ed esploratore, ma anche un atleta. Come ti alleni per le gare durante una spedizione?
"Purtroppo il brutto tempo ci ha fatto accelerare un po' i tempi per approfittare di una rara finestra di sole. Praticamente, due settimane dopo il nostro arrivo in Pakistan, siamo partiti per il tentativo di vetta. Per le due settimane seguenti ho corso attorno al villaggio di Shimshal. Era brutto tempo su in montagna, ma non male in valle! È stato un ottimo allenamento alla quota, perché comunque anche il villaggio è piuttosto alto. Mi è piaciuto un sacco esplorare ogni angolo della valle. Alla fine quando sono in spedizione l'obbiettivo è scalare ed esplorare, se non mi alleno non è un grande problema."
 
Pensi che allenarsi praticando alpinismo sia efficace, oppure in futuro vuoi allenarti in maniera più settoriale?
"Penso che scalare montagne sia un buon allenamento. Purtroppo ho qualche problema alle ginocchia da quando ho realizzato un progetto in Svizzera quest'anno. Il concatenamento delle pareti nord di Eiger e Mönch in un giorno, con Nicolas Hojac. Ora quindi, per non sollecitare le ginocchia, sto correndo solo in salita. Vedremo se questi allenamenti daranno qualche frutto nelle prossime gare. Ad essere onesto non sono troppo interessato ad allenarmi. Faccio ciò che le condizioni in montagna mi permettono di fare, approfittando di ogni singolo giorno. Sono contento di essere un paio di minuti più lento in gara, se il giorno prima sono stato in montagna a divertirmi!"

Credits: Giovanni Zaccaria
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