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Nico, sappiamo che sei un grandissimo musicista conosciuto in tutto il mondo e che hai suonato nelle location più esclusive del pianeta, dicono che sai anche arrampicare, per esempio in Patagonia hai salito per la prima volta in libera la East Face Central Tower of Torres del Paine via “the south african route” 5.12+ 1300m, raccontaci com'è andata!
Arrampicare per me rappresenta un modo per trovare l’ispirazione e connettersi con la natura… è un po’ come ritornare al nostro stato animale originario che è andato perso nella società in cui oggi viviamo. Abbiamo perso la connessione con i nostri istinti e con tutte le cose meravigliose che possiamo realizzare una volta che ci risvegliamo. Essere il primo ad aver arrampicato in salita libera una parete o ad aver aperto una nuova via d'arrampicata su una parete di roccia vergine ti spinge ad affrontare l’ignoto e in qualche modo ti porta a stabilire una relazione totalmente nuova con la natura, in un certo senso devi vedere oltre, una sorta di legame spirituale, e questo finora è il luogo migliore che io abbia mai trovato per risvegliare l’animale che vive dentro me. Questo stato particolare non solo ti rende un climber migliore ma anche un musicista migliore con un incredibile flusso di ispirazione. Anche la musica riesce a farti entrare in questo stato animale.
Qual è stato il ritmo di quella salita?
Secondo te ogni parete ha il suo ritmo o è più la situazione e l’esperienza personale a dettarlo?
Ogni volta è diverso ed è per questo che non mi annoio mai. Ma la cosa più importante di tutte è arrampicare con le persone che ti piacciono e con cui ti diverti. Quando sei a tuo agio con le persone con cui arrampichi, è più facile trovare la forza perché ti stai anche divertendo. Se l’atmosfera si fa troppo seria, perdo la motivazione e tutto diventa un po’ più forzato e meccanico.
Cos’hanno in comune arrampicare e suonare?
Entrambi rappresentano per me una forma d’arte attraverso cui è possibile esprimere molte cose. Eseguirle nel modo che vogliamo dipende solo da noi. L’arrampicata e la musica possono essere entrambe definite uno sport in cui è solo una questione di eseguire delle mosse. Ma per me l’intera dimensione dell’arrampicata e della musica sopraggiunge quando mi accosto a esse in modo artistico. Proprio come lo Yoga, le mosse o le note sono lì per aiutarti ad accedere un luogo speciale nella mente. E una volta raggiunto quel posto nella tua mente, riesci a eseguire i movimenti in modo superiore e più in sintonia con il tuo corpo.
Il prossimo concerto verticale in programma? E con chi vorresti fare un duetto in portaledge?
Ho molti concerti verticali in programma. È una costante per me… è il mio lavoro di rock star in cima al big wall;-)
Recentemente ho tenuto una serie di concerti su El Capitan nello Yosemite. Ho già realizzato numerose volte il mio sogno di suonare in duetto con Sean Villanueva che suona il flauto e mio fratello alla fisarmonica, ma il mio sogno più grande rimane quello di suonare un pianoforte vero su un big wall; tuttavia si tratta di raggiungere un nuovo livello che richiederà del lavoro per essere realizzato;-)