Il tuo carrello è vuoto
Il tuo carrello è vuoto
Nella sua ultima evoluzione “RS” sono stati introdotti particolari tecnici che ne elevano le prestazioni e il comfort, posizionandolo ai vertici degli scarponi da sci alpinismo. Ma come viene sviluppato un prodotto che unisce le caratteristiche tecniche di uno scarpone da scialpinismo leggero e confortevole per le salite a quelle di controllo e precisione tipiche del freeride? Come nasce l’idea che conduce alla sua realizzazione?
Massimo Pellizzer, Product Manager in SCARPA per la linea plastica, racconta la nascita e lo sviluppo di uno scarpone da sci alpinismo completamente made in Italy descrivendo gli elementi che caratterizzano il MAESTRALE RS.
Come è nata l’idea di creare uno scarpone di questo tipo?
Quando nel 2010 abbiamo introdotto il Maestrale sul mercato, abbiamo sicuramente rivoluzionato il mondo dello sci alpinismo. Per la prima volta un nuovo tipo di costruzione alternativa alle tradizionali overlap o cabrio, veniva introdotta sul mercato: l’Axial Alpine Technology. La costruzione Axial Alpine è ora uno standard negli scarponi da sci alpinismo, studiata per avere il massimo in termini di leggerezza e comfort. In combinazione con la lingua “EVO Tongue”, il sistema garantisce la massima performance. A distanza di alcuni anni è stato quindi naturale pensare ad un upgrade dei nostri prodotti che avevano trovato un importante riscontro sul mercato. Nostra intenzione è quella di continuare ad alzare l’asticella e offrire prodotti sempre più performanti e leggeri per i nostri utilizzatori.
Il Maestrale RS rappresenta ora il massimo per lo sci alpinista che cerca leggerezza e agilità per la fase in salita ma che si vuole divertire in discesa con uno scarpone quasi da pista.
Quanto tempo impegna l’ideazione di un prodotto come il MAESTRALE RS?
Generalmente lo sviluppo prodotto ha un ciclo che dura 18/24 mesi ed è un lavoro di team intenso e coinvolgente. Molto, ovviamente, dipende dal tipo di innovazioni che vengono introdotte. Dopo un’attenta analisi del mercato, durante la quale si cercano di captare le reali esigenze dell’utilizzatore finale, il team R&D si confronta per stabilire quali sono le innovazioni principali da introdurre. Queste possono riguardare la scelta di particolari materiali, piuttosto che una particolare tecnologia di costruzione oppure una soluzione importata da altre categorie di prodotti che sono sviluppate sempre qui in SCARPA. Si passa quindi alla realizzazione di disegni 2D che cominciano a dare un'idea su come sarà il nuovo prodotto. Poi si passa al modello in 3D ed anche al modello in resina: questo ci aiuta molto a capire come sarà in termini di estetica, look e tecnicità il prodotto finito.
Una volta approvato il modello si inizia lo sviluppo di stampi e attrezzature necessarie per la realizzazione dei prototipi che devono poi essere immediatamente testati sul campo prima di validare il progetto. Si cerca di sfruttare il maggior numero di tester possibili che devono sottoporre il prodotto a tutte le varie condizioni d’uso che si possono poi verificare nella realtà. La definizione finale del prototipo genera il campione definitivo che sarà utilizzato per la presentazione sul mercato e la successiva commercializzazione. La fase dell’industrializzazione rappresenta la parte più delicata in quanto lo sviluppo taglie di un modello di scarponi è alquanto complessa dove know-how ed esperienza sono determinanti.
In quale misura gli atleti influenzano lo sviluppo di questi nuovi prodotti?
Il feedback di atleti e/o utilizzatori professionali del nostro prodotto (es. guide alpine, istruttori, maestri, alpinisti, ecc…) sono fondamentali sia nella fase di ricerca che di sviluppo. La loro sensibilità permette di curare ogni dettaglio di ogni componente degli scarponi, dalla scarpetta fino al semplice rivetto utilizzato per fissare una leva.
Come si riesce a trasformare i loro suggerimenti in input utili alla realizzazione di nuovi prodotti?
Il mondo degli atleti rappresenta il laboratorio dove vengono testate e sperimentate tutte le varie soluzioni tecniche, e anche di materiale, che decidiamo di introdurre. Molte volte sono gli stessi atleti che ci propongono soluzioni che a primo acchito possono sembrare assurde o irrealizzabili. Ma di fronte a queste “provocazioni” la sfida è lanciata e la nostra caparbietà e la nostra determinazione ci porta a rispondere con soluzioni tecniche evolute e innovative.
Quanto è importante avere un processo di prototipazione interno totalmente made in Italy, per creare una certa tipologia di prodotti?
Questo è un vantaggio notevole: SCARPA ha il controllo totale dello sviluppo prodotto dal briefing iniziale fino all’industrializzazione, incluso il servizio post vendita, sempre più importante per differenziarsi dagli altri brand. Non è vincolata da fornitori esterni in quanto dispone internamente di modellisti, progettisti e collaudatori che sono in grado di realizzare immediatamente soluzioni tecniche da testare. E questo diventa un vantaggio notevole rispetto alle tempistiche richieste dal mercato. La flessibilità e la velocità di esecuzione consente poi di sperimentare più opzioni ed avere quindi feedback dettagliati e vasti che aiutano solo a migliorare il percorso di sviluppo.
Bi-injection shell , Wave Closure system e Ski/Walk Speed Lock Plus, sono tutti concetti innovativi.
Quali sono i vantaggi che ognuna di queste innovazioni dà agli utilizzatori?
Bi-injection shell in combinazione con l’utilizzo del Carbon Grilamid LFT e del Web Frame Design permette di aumentare la tenuta torsionale dello scafo fino alla punta senza aumentarne il peso.
La Wave Closure system invece permette di distribuire uniformemente la pressione di chiusura sullo scafo grazie ai punti di ancoraggio sullo scafo e alla doppia regolazione della leva sulla lingua, la micro regolazione e le tre posizioni della rastrelliera integrata.
Il meccanismo Ski/Walk Speed Lock Plus dotato della tecnologia Friction Free non presenta alcuna asta di collegamento fra lo scafo e il gambetto e questo permette un movimento più fluido nella fase di camminata e garantisce una transizione veloce e sicura dalla fase di camminata alla sciata. Sono previsti 3 diversi gradi di inclinazione del gambetto per assecondare le varie esigenze degli sci alpinisti esperti.
Clicca qui per scoprire nel dettaglio Maestrale RS.