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Incredibile Gabriele Moroni, lo scorso weekend ha salito la terrificante “29 dots” aperta da Bernd Zangerl in Valle dell’Orco: 14 metri di highball con il passo chiave a 7 metri da terra e un tratto finale che non lascia spazio a ripensamenti. “Sono stati due giorni intensi” ha aggiunto Moroni.
Ricordo di aver già visto questo enorme boulder anni fa, mentre viaggiavo per raggiungere alcune falesie in zona. Ricordo di essere rimasto scioccato la prima volta che sentìi parlare della salita di questo masso.
Il primo giorno è stato molto caldo e mi sono limitato a provare i passi con la corda.
Il secondo giorno le condizioni erano assolutamente favorevoli, freddo e ventoso e ho cominciato a pensare di salirlo.
Ho riprovato un paio di volte con la corda per aver ben chiaro in mente i movimenti. Poi sono stato raggiunto da tre miei amici (@andre_zedd @e.bocchiovega e Stecca), mi sono sentito più a mio agio e ho deciso di provare a fare un tentativo senza corda.
Il giusto supporto e un vento da nord a dir poco perfetto mi hanno aiutato moltissimo e tutto ad un tratto mi sono ritrovato in cima a questo gigante!
Per quanto riguarda il grado, non credo che Bernd Zangerl ne abbia mai dato uno, al momento ha affermato essere uno dei boulder più memorabili e difficili di sempre.
Dopo aver salito un buon numero di highball, lo definirei un 8A+ con una sezione particolarmente complessa nei primi 6/7 metri, ma non ci si può sicuramente permettere di sbagliare nella seconda, che seppur più semplice non concede errori.