Il trail organizzato da Donna Moderna nell’Iriki ha, in qualche modo, sottolineato come l’idea di accoglienza e di comunità sia propria del deserto, delle donne, di Scarpa e di Donna Moderna.
Il deserto del Sahara è maestoso, affascina, stordisce. E’ un enigma irrisolvibile. Dune si succedono ad altre dune, sabbie che cambiano colore in continuazione, pietre che sembrano gioielli, orizzonti infiniti e indefiniti. C’è la bellezza del giorno e della notte, c’è la bellezza dell’alba, c’è la sacralità del silenzio. E poi l’oscurità delle notti e i cieli stellati come fossero notti di festa.
Immerse in un paesaggio unico, assoluto, limpido, l’egoismo e l’arroganza degli esseri umani cessano di esistere e la sorellanza diventa naturale. Ecco, l’esperienza SCARPA nel deserto è stata una esperienza di sorellanza, fra donne, con le donne, per le donne. Qui non serve la fretta, non serve l’impazienza, siamo tutte tornate a comprendere ciò che le donne esercitano da sempre, ossia il dono della gratuità, la capacità generativa di idee e di azioni dove la bellezza è quella interiore, quella di ritrovarsi insieme con infiniti sorrisi.
E qui si incontra il senso del lavoro di SCARPA, dove la persona conta, dove la persona sa che nessun luogo è lontano perché l’umanità è unica.