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SILVIA TRIGUEROS GARROTE

La Regina del Tor entra nel Team SCARPA
Abbiamo il piacere di fare qualche domanda a Silvia Trigueros Garrote, appena entrata a far parte del team Scarpa. Va ricordato che nel palmarés dell'atleta di Abadiño spiccano successi davvero importanti, come la vittoria nel TDG – con record annesso‐, nella PICaPICA e in altre corse come La Ronda dels Cims – con relativo record nel 2019‐, 3 vittorie nella Ehunmillak, top 5 nella UTMB e due volte nella CSP, la Travesera, la BUTS, la Riaño Trail, la Nafarroa Xtreme, la Trencacims o la Sierra de Chiva, tra le altre.
 
Ciao Silvia, benvenuta nel team Scarpa. Raccontaci un po': come stai affrontando questi momenti e come gestisci gli allenamenti?
Grazie per l'accoglienza. In questo periodo ho appena ripreso gli allenamenti con la dovuta calma, visto che per il momento non sono previste corse a breve termine. Pertanto, cerco di godermi questa ripresa.
 
Questo è sicuramente un anno atipico: quali saranno presumibilmente gli appuntamenti che verranno confermati?
Sì, in effetti si tratta di anno davvero atipico. È un peccato, perché il calendario era molto interessante. Rispetto ai miei piani iniziali, ad oggi rimangono soltanto due gare che non risultano ancora sospese o posticipate: la PICaPICA in Francia - una delle corse più dure che abbia mai affrontato - e il Tor des Géants in Italia, a settembre. Se queste due gare non saranno confermate dovrò riprogrammare completamente l'ultima parte dell'anno, cercando altre corse di mio gradimento, di lunga distanza e a tappe: magari la CSP e l'Ultra Trail di Llastres, tra le altre.
 
Come ti prepari per questo tipo di prove?
Fino agli anni scorsi pianificavo la stagione sfruttando le corse per preparare il Tor, combinando corse tecniche con altre più "corribili", macinando tanti, tanti km. Quest'anno, se il Tor sarà confermato, fra giugno e settembre dovremo pianificare gli allenamenti in modo completamente diverso rispetto a come abbiamo sempre fatto: al solito, mi affiderò al mio allenatore, con il quale abbiamo sempre azzeccato al meglio ogni programmazione.
 
Parliamo un po' delle tue emozioni. Qual è la corsa a cui hai partecipato che ti rende più orgogliosa? Per quale motivo?
Non saprei, è difficile rispondere. Se dovessi sceglierne una direi il Tor del 2016, la mia prima partecipazione. L'ho affrontata con grande entusiasmo e fisicamente ero davvero in forma. Durante la corsa molte cose sono andate storte e posso dire di non aver mai sofferto tanto: a un certo punto ho addirittura pensato di ritirarmi. In ogni caso, sono riuscita a superare la crisi e, sebbene non abbia raggiunto i miei obiettivi iniziali, sono arrivata al traguardo, dimostrando di riuscire a vincere ogni debolezza dal punto di vista mentale.
 
Parliamo della tua squadra. Chi c'è al tuo fianco durante ogni corsa? (Logistica, accompagnamento, spostamenti, ecc...) Come si gestisce questo aspetto?
Quando è possibile mi accompagna mio marito, ma sta diventando sempre più complicato conciliare le mie corse con le partite dei miei figli, per cui abbiamo dato la priorità a due o tre corse durante l'anno, in base alla distanza o alla durata: in questi casi lui mi accompagna sempre. A casa prepariamo tutto il necessario: punti di assistenza, alimentazione, materiale... A me non restano altre preoccupazioni: devo solo pensare a correre.
Per quanto riguarda le altre corse, visto che non amo andarci da sola, cerco sempre di convincere qualche amico ad accompagnarmi, quasi sempre con successo. In questi casi mi autogestisco, porto con me tutto il necessario oppure mi aggiusto con quello che trovo nei punti di ristoro, dal momento che non ho assistenza esterna. Comunque mi piace gareggiare anche così, è un ottimo modo per conoscere sé stessi.
 
Noi di Scarpa siamo davvero felici: il fatto che tu abbia deciso di unirti al nostro team ci rende orgogliosi. Cosa significa per te indossare un marchio leader nel settore delle calzature da montagna?
A questo punto del mio percorso sono giunta a una conclusione molto chiara: se qualcosa non mi convince preferisco starne alla larga. Con il passare del tempo, mi sono resa conto di provare un'attrazione sempre più forte per le corse in montagna perlopiù tecniche, quelle considerate "dure". Di conseguenza, le scarpe che indosso non mi devono dare alcuna preoccupazione: devo avere piena fiducia nelle loro capacità di grip, di stabilità e di tenuta. Scarpa mi garantisce la presenza di tutte queste condizioni, per cui quando uso le sue calzature mi sento tranquilla.
 
Cosa ne pensi di queste calzature e che sensazioni ti trasmettono dopo i primi chilometri percorsi?
Prima di affidarmi a Scarpa avevo bisogno di essere assolutamente sicura, dovevo eliminare ogni possibile dubbio sul fatto di trovarmi bene con queste calzature: pertanto, le ho provate sull'asciutto, sull'erba, sulla roccia e con il "sirimiri", ovvero quella pioggerella fine e persistente tipica dei Paesi Baschi, mentre qui ho cercato zone "più delicate", in cui il grip e la stabilità fossero un requisito indispensabile; infine le ho provate sul fango, che dalle nostre parti non manca di certo. In tutti questi scenari si sono comportate egregiamente, per cui adesso non mi resta altro che macinare un buon numero di km... quindi è meglio che si preparino.
 
Qual è il tuo modello preferito? E quali userai per gareggiare e per allenarti?
Mi piacciono molto le Spin Ultra: oltre ad essere molto accattivanti dal punto di vista estetico, allo stesso tempo sono anche eleganti; le trovo comode e parecchio leggere. Apprezzo molto anche il design e il grip della suola, ottimo su ogni tipo di terreno. Per gli allenamenti userò due modelli: le Proton, più robuste e versatili, per terreni più rocciosi, e le Spin Ultra per gli allenamenti di qualità in cui è richiesto qualche sforzo ulteriore... In ogni caso si tratta sempre di parecchie ore di montagna.
 
Quale corsa ti piacerebbe affrontare in futuro?
La Diagonal des Fous nell'Isola della Riunione: è una corsa di cui ho sentito parlare tantissimo. Mi piacerebbe molto prendervi parte nei prossimi anni, deve essere un'esperienza incredibile.

Chiudiamo l'intervista con un pensiero positivo.
Fai ciò che davvero ti piace, senza lasciarti condizionare dagli altri: di sicuro arriverai sempre al traguardo.

Credits: SCARPA Spain
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