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Concatenare alcune delle discese di sci ripido più importanti della storia di questa disciplina muovendosi in bicicletta: questa è l’idea che sta alla base del progetto delle Guide alpine Tommaso Cardelli e Cristian Dallapozza. L’avventura prende ispirazione dal famoso sciatore Heini Holzer, lo spazzacamino di Merano autore di molte prime discese nelle Alpi (come ad esempio la parete nord del Piz Palü del 1972, lo Sperone della Brenva sul Monte Bianco nel 1973, la Nord dell’Aletschhorn e del Gran Paradiso), aveva come obbiettivo di ripercorrere proprio le tracce del mitico sciatore altoatesino, effettuando i trasferimenti con calma e tramite un mezzo pulito, come la bicicletta.Il viaggio è iniziato il 14 aprile dalla Val di Fassa e si è concluso il 5 maggio.
Abbiamo fatto qualche domanda a Tommaso Cardelli per saperne di più.
Allora Tommy com'è andata?
È stata una bellissima avventura ed esperienza! Ci siamo divertiti tantissimo sia in bici che con gli sci. Abbiamo deciso di muoverci con i ritmi lenti della mountain bike perché volevamo “osservare” durante il viaggio e devo dire che la cosa mi è piaciuta molto. Oggi siamo sempre di corsa: lavoro, ritmi frenetici, record di velocità… molto spesso abbiamo un obbiettivo che inseguiamo, ma ci dimentichiamo di vivere tutto ciò che gli sta intorno. Ecco, questo era una parte importante di ciò che ricercavamo nel nostro viaggio, il contorno.
La prima parte del tour è stata perfetta, tempo sempre bello e buone condizioni delle discese, durante la seconda parte invece tutto si è ribaltato ed è stato parecchio difficile soprattutto per quanto riguarda le discese con gli sci. Siamo stati costretti a tornare indietro diverse volte perché troppo pericoloso e modificare i nostri programmi strada facendo. L’idea originale era di concludere il viaggio a Chamonix dopo aver attraversato Alto Adige e Svizzera e ci siamo riusciti quindi sono molto contento!
Com’è nato il progetto?
-#sulletraccediHolzer è nato dalla passione mia e di Cristian per lo sci ripido e dalla curiosità di vedere cosa hanno fatto i pionieri di questa disciplina negli anni ’70. Chi frequenta le Dolomiti non può non aver sentito parlare di “Holzer”, il canale in Pordoi, ma anche tanto tanto altro. Heini Holzer infatti è conosciuto dai più proprio per il famosissimo canale sul gruppo del Sella, ma sicuramente molti non sanno che solo in Dolomiti ha effettuato decine di prime discese e un centinaio su tutto l’arco alpino. Leggendo la sua biografia, questo piccolo spazzacamino di Merano mi ha incuriosito tantissimo; le sue discese si distinguono per essere sempre linee stupende ed eleganti, ma soprattutto discese “avanti” anni rispetto a tutto ciò che era stato fatto fino a quel tempo. Abbiamo deciso cosi di attraversare le Alpi ripetendone alcune ed è stato bellissimo!
Chilomteri percorsi, discese effettuate, dislivello, giorni?
Ci siamo fatti una vacanza di 15 giorni e percorso circa 700km. Come dislivello sommando bici e sci siamo arrivati a poco più di 21000m.
Più faticoso pedalare o sciare?
La parte che ci spaventava di più era la bici e in effetti i primi giorni sono stati abbastanza duri! Non eravamo molto allenati in MTB (per non dire zero!) e la prima tappa dalla Val di Fassa alla Val Senales sembrava non finire mai. Sono 140km e 2000m di dislivello e il nostro fondoschiena chiedeva pietà! Avevamo bici assistite, ma con un carrello da 25kg devi comunque pedalare parecchio altrimenti la batteria finisce ancor prima di aver digerito la colazione… Con il passare dei giorni poi tutto è migliorato e alla fine era diventato piacevole, peccato solo che poi sia finito!
Quale è stata la discesa più bella?
Sicuramente la NE del Gran Zebrù! Non è nulla di estremo ma sempre sostenuta dalla croce fino alla crepaccia terminale e la montagna è magnifica. Quel giorno siamo partiti tardi perché la mattina nevicava, solo con l’idea di andare a vedere per poi fare la discesa il giorno dopo; salendo ci siamo resi conto che le condizioni della neve erano perfette ed allora abbiamo proseguito. I problemi sono arrivati una volta usciti dal canale; c’era talmente tanta nebbia che non capivamo dove fosse la cima e cosa avessimo sopra le nostre teste. Ci siamo fermati ed abbiamo aspettato che migliorasse il tempo, poi, una volta in cima, la discesa è stata meravigliosa. 15cm di neve appena caduta, nessuno nei dintorni e il sole che ci ha accolto all’uscita del canale!
Quali sono i problemi maggiori da fronteggiare durante un'avventura del genere?
L’incognita più grande era legata alle condizioni meteo e delle discese. Solitamente quando si fanno discese ripide si aspetta sempre il momento giusto di innevamento ma noi non avevamo il tempo per farlo e cosi ci siamo trovati a dover tornare indietro perché troppo pericoloso, oppure a scendere con neve non proprio ottimale. È stato un bell’ingaggio e ci siamo messi alla prova come volevamo.
Quale discesa torneresti a fare fra quelle che facevano parte del progetto?
Ad eccezione della Nord della Marmolada e Holzer in Pordoi, erano tutte discese che non avevamo mai fatto e sinceramente a me piace cosi! In passato avevamo già sciato alcune linee di Holzer in giro per le Alpi ma abbiamo deciso di provarne di nuove perché sicuramente è più stimolante. Tornerei a rifarle tutte perché sono stupende, ma ci sono cosi tante montagne che non ho mai sciato in giro per le Alpi e non solo, che non credo avrò mai il tempo di rifarle…