Entrando nella palestra First Ascent a Kranj, in Slovenia, prendi immediatamente confidenza con l'ambiente che ti circonda. Sebbene sia in progetto un ampliamento, attualmente la struttura ha una superficie di soli 110 metri quadrati. Malgrado le dimensioni, la palestra lascia intuire i motivi per cui la Slovenia annovera alcuni dei migliori atleti nella Coppa del Mondo, con risultati particolarmente importanti in ambito femminile.
Per coloro che avessero perso il conto, la storia delle “slovene forti” va ben oltre i successi degli ultimi anni delle atlete e delle qualificazioni olimpiche. Si tratta di una storia che va quasi a coincidere con la nascita delle gare di arrampicata. Martina Čufar e Natalija Gros sono state le prime. Entrambe possono vantare il titolo di campionessa del mondo oltre a varie medaglie nella Coppa del Mondo. Poi arrivarono Mina Markovič e Maja Vidmar. Mina gareggia ancora, continuando a collezionare titoli, mentre Maja si è ritirata nel 2014, dopo una lunga serie di successi: 35 podi nella Coppa del Mondo, 12 dei quali medaglie d'oro, oltre a un titolo ai Giochi mondiali. Arriviamo così all'attuale schieramento che include le atlete Katja Kadič, Vita Lukan e Mia Krampl, Lučka Rakovec di SCARPA oltre a Janja Garnbret e Tjaša Kalan.
Ma torniamo alla palestra First Ascent, conosciuta in zona come FA Klub o semplicemente FA, in cui abbiamo incontrato le atlete di SCARPA, sperando di scoprire i segreti e le intuizioni che legano questa palestra ai successi sloveni.
La FA è una struttura essenziale a forma di U. Uno spray wall (una parete da arrampicata con vari tipi di prese e senza vie predefinite) si erge sul pavimento imbottito, fiancheggiato su entrambi i lati da due problemi di bouldering, non più alti di 4 o 5 metri. Non ci sono archi imponenti per il lead, problemi specifici di boulder o bar interni, che stanno diventando la norma in molte palestre commerciali. La FA è particolare in quanto è di proprietà di Maja (Vidmar) Štremfelj e Anze Štremfelj poiché è qui che si allenano Mia Krampl e Lučka Rakovec, ma in realtà, secondo i dati dell'Associazione Alpina Slovena, non è che una delle cento pareti e palestre presenti nel paese.
Maja spiega, “La FA è unica per il tipo di prese che abbiamo e perché prevediamo problemi che permettono di esercitare la coordinazione, ma a parte questo siamo una classica palestra di arrampicata slovena, basata sull'allenamento su spray wall. La maggior parte degli sloveni ha imparato l’arrampicata in queste palestre e ancora oggi, nel paese, ci sono poche palestre commerciali e abbastanza recenti.”
Le palestre di arrampicata slovene sono strutture private in cui i membri si iscrivono per allenarsi e lavorare con gli allenatori. Diversamente da quelle commerciali di cui si parlava poco fa, in cui si allenano molti atleti provenienti da altri paesi e con percorsi pensati per appassionati o principianti, i club sloveni puntano a una formazione di alto livello. Spesso sono edifici su un unico livello, incentrati sugli spray wall. Mentre in palestre come la FA c’è stata una progressione delle prese e l'allenamento è stato perfezionato, il concetto di arrampicata su spray wall è rimasto invariato: progredisci verso l’alto, verso il basso e lateralmente con la sequenza che hai scelto o seguendo uno specifico tipo di prese, per un determinato tempo o numero di movimenti.
Oltre all'allenamento fisico, nelle palestre slovene c'è una cultura molto importante e irripetibile, che incentiva le squadre che gareggiano e favorisce l'attrazione del paese per gli sport di montagna. Entrando nella FA, è normale vedere sia un allenatore che prepara un gruppo di atleti della Coppa del Mondo che un atleta di Coppa del Mondo che allena un gruppo di bambini.
L'arrampicata giovanile si sta diffondendo ovunque nel mondo, tuttavia è raro trovare una diffusione simile a quella della Slovenia. Anche se molti dei primi atleti hanno iniziato a fare arrampicata con i genitori, oggi questo sport viene insegnato nella maggior parte delle scuole slovene, fin dalla primaria. Inoltre, è un’attività sportiva molto diffusa anche nel tempo libero dopo la scuola. Vita spiega che nella sua palestra “i bambini iniziano ad affrontare le prime pareti a scuola e poi, se sono bravi, possono essere invitati ad unirsi ad atleti più forti e ad allenarsi sulle stesse pareti degli agonisti.” Com’è successo a Mia, Vita, Katja, e Lučka, che hanno iniziato ad arrampicare prima dei dieci anni per poi iniziare a gareggiare dopo breve tempo.
Tutti questi corsi scolastici, palestre e allenamenti potrebbero sembrare un programma formativo molto rigido ma in realtà non è affatto così. I programmi per bambini puntano sul gioco per sviluppare le capacità motorie, lavorare sul team building e insegnare le basi dell'arrampicata. E guardando un gruppo di bambini elettrizzati che si precipita nella FA, sarà facile vedere che anche gli allenatori che li seguono si stanno divertendo.
Se da un lato la passione degli allenatori e l’avviamento precoce all'arrampicata aiutano a tenere viva la tradizione all'interno della palestra, dall'altro il lavoro di squadra può rappresentare una risorsa fondamentale, che si spinge ben oltre gli ambienti della palestra. Mia spiega, “lo spray wall è ottimo per il lead e per la forza, ma le nostre pareti non sono ideali per il bouldering. Così solitamente, prima che inizi la stagione, andiamo in Austria come squadra nazionale per allenarci e lavorare sulle skill. Durante questi viaggi, riusciamo a prepararci per la stagione con simulazioni di competizioni su varie pareti.”
La squadra, tuttavia, non crea semplicemente un effetto di progressione dovuta al fatto che gli atleti si stimolano a vicenda: gli atleti imparano e migliorano insieme, e tutti gli atleti della Coppa del Mondo si aiutano reciprocamente. Lučka spiega che anche alla FA si allena insieme a Mia per migliorare i loro punti deboli. Mia continua “Non sono fortissima a livello di coordinazione, così posso vedere [Lučka] mentre esegue i movimenti per comprenderli meglio.”
Mentre i membri del team SCARPA rievocano episodi dei loro viaggi nel mondo scherzando fra loro, è facile capire che questo concetto di squadra è molto di più di una progressione atletica: è amicizia e sostegno. Questo forte supporto è emerso sia dall’emozionante lotta tra Mia e Lučka per l'ultima qualificazione olimpica della Slovenia che dall'innata motivazione di Maja e Antze per l'arrampicata e l'insegnamento. Tutto ciò fa parte dell'arrampicata slovena ma anche della cultura radicata nelle palestre del paese.
Ma alla fine, la formula segreta del successo delle donne slovene nell'arrampicata è stata svelata? Probabilmente sì, dal momento che è proprio in club come la FA che si nasconde il segreto dell'arrampicata. Tuttavia, per chi pensasse di replicarla, questa formula va molto al di là di un semplice programma o di una struttura. La tradizione slovena si fonda sia sull'allenamento che sulla cultura, sulla comunità e sulla passione che circondano l'ambiente dell’arrampicata.