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L’ESTATE SENZA SOSTA DI “MISTER ALTA VIA”, CINQUE RECORD SUI TRACCIATI ALPINI IN QUOTA

Vinschger, Karwendel, Herz-Ass Villgratental, Stubaital e Inntaler. Daniel Jung riesce in due mesi a volare a fil di cresta come nessuno aveva mai fatto prima. “Adoro correre in Alta Via, ci sono solo io e il sentiero”
Le Alte Vie sono percorsi storici, ai quali gli escursionisti dedicano giorni, se non persino settimane intere. Camminate sublimi che ricalcano itinerari ambientali in quota, sempre inframezzate da rifugi dove sostare. Sono tracciati senza tempo, che uniscono vette e forcelle, laghi e torrenti. Ebbene, in questa estate senza gare, Daniel Jung, atleta del team SCARPA, ha deciso di affrontare quelle più importanti della sua vita, quelle che ha più amato. E ha deciso di farlo a modo suo, correndo a fil di cresta più forte che poteva. Il suo progetto, cinque Alte Vie da correre in meno di due mesi, è stato portato a termine con altrettanti record.

Dai primi di giugno a fine luglio, in ordine Daniel ha migliorato i tempi sul Vinschger Höhenweg (106 chilometri e 4.700 di dislivello positivo), sulla Karwendel (64 chilometri e quattromila metri di salita), sulla Herz-Ass Villgratental (82 chilometri e 5.750 metri), sulla Stubaier Höhenweg (78 chilometri e 5.800 metri) ed infine sulla Inntaler Hohenweg, 80 chilometri con 5.250 metri di dislivello. Ha portato a termine tutte le sfide in autonomia alimentare, solo nella penultima ha chiesto il supporto per il ristoro ai genitori. E ha scritto nel proprio curriculum di skyrunner altrettanti record lungo le Höhenweg (ossia le Alte Vie) della sua vita, tutti registrati dall’organizzazione che raccoglie le imprese di questo tipo, la Fastest Known Time.



“Adoro correre in fil di cresta, è da sempre la mia passione”, racconta. “È una sfida contro il sentiero, contro te stesso e mai contro gli altri. Anche perché puoi decidere di iniziare quando stai meglio, quando è il giorno giusto, quando il tuo corpo si sente pronto. E poi: il panorama è davvero bellissimo, sono emozioni indimenticabili. Gli amici ormai mi chiamano “Mister Alta Via”. A volte penso che correre così mi piaccia di più che non sfidare i rivali in gara: mi sto divertendo in questo periodo senza competizioni, sono esperienze che mi danno forza ed energia”.

Andando con ordine, la prima impresa è stata quella in Val Venosta, il Vinschger Höhenweg . Era il 9 giugno e Daniel ha sfidato il primato del 12 maggio di quest’anno: 11h31’ a firma di Andreas Reiterer. Daniel ha fermato il cronometro dopo undici ore esatte. Pochi giorni dopo (era il 17 giugno), altra sfida epica: il Karwendel Höhenweg. Daniel ci ha impiegato 8h22’ e di fatto è il primo a inserire il suo nome nell’albo dei corridori più veloci su quella tratta. Nessuno l’aveva mai certificata prima, si parla di un tempo di 8h54’ senza certezze.

In ogni caso, ora il record appartiene all’atleta del team SCARPA. Non stanco, il 24 giugno Jung ha iniziato il viaggio lungo il Herz-Ass Villgratental. Anche in questo caso, Fkt (Fastest known time) con 11h36’. Prima di lui nessuno si era messo alla prova professionalmente, uno skyrunner della zona aveva concluso l’impresa a 12h20’ senza rendere ufficiale il primato.


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Qualche giorno dopo, era 9 luglio, un’altra impresa, la Stubaier Höhenweg: il percorso che più ha scatenato il suo animo competitivo. Il record a cui ambiva era di 16h09’, un obiettivo abbordabile. Ma cinque giorni prima della data fissata per la sua impresa, altri due ragazzi hanno provato l’avventura e hanno ridimensionato il primato di due ore e mezza, abbassandolo a 13h39’. “Sapevo che sarebbe stata dura, ma il percorso tecnico mi stimola sempre”, dice lui adesso. Dopo venti chilometri stava tenendo il ritmo dei due recordman, a quel punto ha deciso di accelerare e a metà gara aveva un vantaggio di cinquanta minuti. Si è pure permesso una pausa e una crisi, poi superata, anche grazie al fatto che le ferrate, pur tecnicamente difficili, gli permettevano di rifiatare. “Alla fine ho migliorato il loro tempo di 48 minuti, è stata una giornata stupenda”.

Infine, in 22 luglio, il quinto squillo di tromba sulla Inntaler Hohenweg: 11h42', un ottimo tempo che gli vale il Fkt su un tracciato, anche questo, vergine da primati ufficiali. “Ora credo di riposarmi per un po’”, ha detto Daniel dopo l’impresa. Il riposo, per lui, è ovviamente attivo. “Mi piacerebbe continuare a camminare in montagna, magari con la mia fidanzata o qualche amico. Ma di sicuro, senza orologio”.

​​​​​​​Credits: Maurizio Torri
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