Merillas è partito dal centro di Gressoney alle 5.30 del mattino.
Il segmento di pura ascesa, durissimo, quello che gli escursionisti esperti portano a termine spremendo tutte le loro energie, è stato portato a termine in 2 ore 46 minuti e 20 secondi con l’arrivo al rifugio più alto d’Europa, quella Capanna Margherita che si erge solitaria e maestosa a quota 4.554 metri. In vetta aveva circa quattro minuti di ritardo. In discesa Merillas ha poi messo in mostra tutto il suo genio tecnico, piombando alla partenza in un’ora e 13 minuti, facendo meglio persino della forsennata discesa di Brunod. Trentuno chilometri e 2.900 metri di dislivello (prima positivo e poi negativo), inghiottiti in meno di quattro ore danzando con la gravità tra sentieri, pietraie, morene e ghiacciai.
Per dare una dimensione all’impresa, si tratta di oltre mezz’ora in meno del precedente primato, che già era stata migliorato di un quarto d’ora. Sicuramente in futuro ci sarà chi vorrà batterlo, ma l’asticella è davvero alta per questo FKT. E non a caso ha partecipato all’impresa anche lo stesso Collè, che ha dato gli ultimi suggerimenti a Merillas prima della partenza. A metà percorso, ad incoraggiarlo, anche il product manager di SCARPA per il trail running Marco De Gasperi. Incoraggiamenti che gli hanno dato forza e lucidità per portare a termine un’impresa che resterà negli annali dello skyrunning.
Credits: Jose Miguel Munoz