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Quando lo hanno visto ai nastri di partenza, poco dopo le sette del mattino, gli sono corsi incontro abbracciandolo. Tornava la sera prima da una vacanza, ha dormito quello che gli bastava e Daniel Jung, atleta 35enne del team SCARPA® ha scaldato subito gli animi in una Misurina che si era svegliata con un sole spettacolare, ma un’aria frizzante sotto i dieci gradi.
Era il gran giorno, il giorno della Tre Cime Experience.
Alle otto di mattina era pronto, già davanti a tutti, sotto il gonfiabile, a salutare amici e fan. Quattro ore e cinquantotto minuti dopo tagliava il traguardo per primo, il volto sereno come se non avesse corso per quarantadue chilometri scavalcando un muro altro tremila metri tra i paesaggi più belli delle Dolomiti. “Ero stanco, ma questa gara mi emoziona sempre”, ha raccontato al traguardo. “I primi quindici chilometri li ho corsi con un connazionale, poi ho visto la discesa e mi sono buttato. Volevo vedere se qualcuno mi stava dietro”. In pochi attimi si è creato il vuoto. Ne è seguita una cavalcata solitaria, con Jung chiamato solo a gestire un vantaggio sempre maggiore. “Ho corso già altre volte questa gara, è stupenda”, ha aggiunto. Da segnalare anche l’ottima prestazione di Manuel De Zan, del Team Peggiori, giunto terzo in 5 ore e 16 minuti; ma come non citare, lato donne, anche la vittoria di Martina Valmassoi, che nella stagione invernale è scialpinista con SCARPA®.
Ma la Tre Cime Experience è stata un trionfo per tutto il team SCARPA®, presente già da sabato con uno stand e la promozione di un evento che porta il suo nome. La veronese Giulia Scardoni è infatti arrivata seconda nella “piccola”, la Cadini Sky Race da 20 chilometri e 1.600 metri di dislivello. “Sono contentissima di esser riuscita finalmente a correre i Cadini, considerato che da due anni per colpa della pioggia si fanno sentieri alternativi”, dice. “E’ stata una giornata spettacolare, sono felice del mio risultato: non sono in formissima in questo periodo, e dunque è andata meglio del previsto. E se mi permettete: Ivano ha fatto un grande lavoro. Il percorso è eccezionale: uno dei migliori che abbia mai fatto, bravissimo”.
Si è conclusa così un’edizione finalmente baciata dal bel tempo dopo il gelo e la pioggia degli ultimi anni. Un’edizione speciale: per la prima volta hanno partecipato atleti provenienti da 15 paesi diversi, un traguardo importante per gli organizzatori di questo evento nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Unesco. «Una grande soddisfazione - saluta Ivano Molin, organizzatore e trail runner - che ripaga del lavoro degli ultimi mesi. Sicuramente la promozione dell’evento ha dato i suoi frutti e il sole ci ha permesso finalmente di mostrare a tutti lo spettacolare percorso che abbiamo creato”.